8 marzo: le app e i giochi sviluppati da donne

8 marzo: le app e i giochi sviluppati da donne

Nonstante il numero delle programmatrici sia inferiore rispetto al numero di programmatori, sempre più donne si stanno affacciando nel mondo dell’informatica, soprattutto nello sviluppo mobile.
Difficile quantificare il reale numero di programmatori che c’è dietro ogni singola APP (e quali donne vi abbiano partecipato, essendo questo un articolo al femminile), visto che spesso è nascosto dietro il nome della società committene, e per tanto il suo lavoro di sviluppo nella progettazione e realizzazione di una app, non è visibile.

A partire da nomi storici come Ada Lovelace Byron, passando per Karen Spark Jones e la magnifica Katherine Johnson. Nomi femminili che come molti altri hanno fatto la storia dell’informatica in generale, molti altri nomi restano nell’anonimato o dietro ad altri nomi altisonanti di Software house.

Quindi va da sé che tutt’ora è molto difficile affermare quando un nuovo programma è stato fatto da una donna, salvo alcune eccezioni, e noi siamo qui per dare lustro al loro lavoro, riportando alcuni nomi di grandi sviluppatrici APP e gaming.

Katerine Bidwell

Co-fondatrice di State of Play. Softwarehouse dedicata al videogioco, con all’attivo KAMI 2 un puzzle game basato sugli origami.
Usando la carta colorata il player deve “dipingere” tutto lo schermo con lo stesso colore in minor mosse possibili.

Sairee Chahal

Di origine indiana, fondatrice di Sheroes e vincitrice di numerosi riconoscimenti tra i quali L’Oreal Femina Women’s Award e il Cartier Award.
Il suo progetto, nato come social network, si è presto affermato in Asia per la completezza dei contenuti utili alle donne. Mettendo a disposizione oltre che alle classiche chat, post e video, un assistenza gratuita e consigli per la salute e la bellezza. Assistenza legale e opportunità di lavoro sempre al femminile.

Theresa Duringer

È l’artista che ha realizzato “Race for the Galaxy” la rivisitazione per dipositivi mobile di un gioco da tavolo in stile fantascientifico. Ovviamente giocabile online con altri giocatori o contro l’AI.

Gauri Angrish

Di Nuova Dehli che fino al 2021 ha sviluppato Caredose una app particolare rivolta a coloro che devono gestire ed acquistare per uso personale medicinali.
Tale applicazione infatti permette di regolare le dosi e le tempisitiche di prescrizione e regolare autonomamente gli acquisti per evitare di rimanere senza. Collaborando con gli enti sanitari e programmi di salute pubblica con l’intento di ottimizzare l’assistenza ai pazienti.

Rebecca Harwick

Di origini tedesche è stata a capo del reparto creativo di Wooga fino al 2022. Tra i vari lavori possiamo citare “June’s Journey” un gioco in cui devi trovare oggetti nascosti. Il tutto in un ambientazione anni ’20. Attualmente impegnata con giochi di ruolo e strategia per la Grimlore Games.

Sivareena S.L.

Co-fondatrice di PregBuddy e MediBuddy. Il primo è un progetto destinato alle donna in gravidanza, con informazioni sulla gestazione, alla cura del bambino e ovviamente al benessere della mamma. Il tutto basato da rapporti con esperti sanitari e medici. Tale applicazione è stata priemiata dal Governo e riconosciuta da Forbes Asia. La seconda molto piu ambiziosa è una piattaforma per il reparto medico composto da una rete di oltre 90.000 medici, 7.000 tra ospedali e ambulatori o cliniche, con una copertura di oltre 4.000 tipologie di diagnosi coprendo il 95% di tutto il sistema sanitario Indiano.

Concludiamo riportando i risultati dello studio dell’European Institute for Gender equality nell’Ue, dati che non fanno altro che avvalorare la tesi per cui la programmazione è un mondo da uomini, visto che mostrano come solo due impieghi su dieci nel settore ICT, tecnologie dell’informazione e della comunicazione, siano occupati dalle donne. E in Italia, le ragazze che scelgono tale settore, pur se più preparate dei colleghi uomini, non solo hanno meno opportunità lavorative, ma anche retribuzioni più basse.