Le competenze del futuro del mobile developer: tra AI e ChatGPT

Il mobile developer e le competenze per l''AI
Quali saranno le competenze con l’arrivo dell’IA e di ChatGPT?

Le nuove competenze del mobile developer: oltre l’AI

L’evoluzione dell’intelligenza artificiale ci porta a chiederci: quale sarà il destino delle nostre competenze?  Oggi vogliamo condividere le nostre riflessioni su quelle che riteniamo le abilità su cui dovremmo investire per non essere sorpassati dall’AI. In altre parole, quali competenze ci garantiranno un vantaggio competitivo rispetto alle macchine?

Scopri come il ruolo del mobile developer si sta evolvendo con l’avvento delle nuove tecnologie AI e come prepararsi per il futuro.

L’impatto di ChatGPT e l’Intelligenza Artificiale

Negli ultimi diciotto mesi, il mondo tecnologico è stato trasformato da ChatGPT e dalle sue straordinarie capacità. Questa tecnologia ha visto una crescita rapidissima, con risultati impressionanti, come i software di generazione di immagini e video lanciati di recente. Stiamo assistendo a un’AI che avanza e prende rapidamente il nostro posto in tante competenze che fino a poco tempo fa erano di nostro dominio. L’intelligenza artificiale si sta rivelando non solo più efficiente, ma anche più economica di noi!

L’intelligenza artificiale ha registrato un’adozione vertiginosa, la più rapida nella storia della tecnologia, e questo perché è utile, e ci aiuta a fare il nostro lavoro molto più velocemente. 

Competenze fondamentali come l’analisi dei dati, la programmazione e la ricerca di informazioni sono state profondamente trasformate. Ma la vera domanda è: cosa ci riserverà il futuro tra 5, 6 o 10 anni? Se l’AI sarà in grado di fare quasi tutto ciò che facciamo oggi, quali competenze rimarranno rilevanti?

Il World Economic Forum prevede che, entro il 2025, l’intelligenza artificiale avrà sostituito circa 80 milioni di posti di lavoro a livello globale. Lo storico Yuval Noah Harari ha espresso preoccupazione per il futuro dell’umanità, affermando che, per la prima volta nella storia, non sappiamo cosa insegnare alle nuove generazioni, e questo perché nessuno ha la minima idea di quali competenze saranno rilevanti tra dieci anni.

Ripensare l’educazione per il Futuro

Finora, le nostre competenze ci hanno garantito un futuro stabile e una sicurezza economica. Ma cosa succederà quando le macchine saranno in grado di svolgere il nostro lavoro meglio di noi?
È tempo di rivoluzionare il nostro approccio all’educazione. Dobbiamo spostare il focus dal ripetere mansioni specifiche al coltivare il pensiero critico e creativo.
Per 150 anni, il paradigma educativo ci ha spinto a specializzarci in competenze specifiche, ripetendo le stesse azioni per tutta la vita, otto ore al giorno per costruirsi e portare a casa la pagnotta.

Ora che le macchine sono più abili di noi nei compiti automatici e specifici, possiamo liberarci da queste mansioni noiose e ripetitive per dedicare tempo al pensiero, la vera natura dell’essere umano. L’educazione dovrebbe insegnare a sviluppare il pensiero logico, creativo, la retorica, la psicologia, la comunicazione e il decision making. Queste sono le vere competenze che dovremmo trasmettere alle prossime generazioni, poiché tutto ciò che è automatizzabile sarà probabilmente affidato alle macchine.

La Creatività come vantaggio competitivo

La capacità di creare qualcosa di nuovo è ciò che ci distingue dalle macchine. In un mondo dove le competenze ultra-specifiche perderanno di valore, perché le macchine faranno meglio e a costi inferiori, saranno le abilità legate al pensiero a fare la differenza.

Il World Economic Forum sottolinea come le skill del futuro saranno il pensiero creativo, il problem solving e la comunicazione

Scott Galloway, influente imprenditore ed economista del nostro secolo, ha scritto che l’unica competenza che insegnerebbe oggi è lo storytelling: la capacità di creare narrazioni, di vendere il proprio pensiero e di comunicare efficacemente. 

Le storie sono strumenti persuasivi potenti, come dimostrano Steve Jobs e Elon Musk con le loro narrazioni avvincenti intorno ai prodotti Apple e Tesla.

Applicare il pensiero creativo nello sviluppo mobile

Ma cerchiamo di convertire tutto quello che abbiamo affermato nel mondo dello sviluppo app, rispondendo alla domanda: come può un mobile developer, sfruttare il pensiero creativo per non farsi sopraffare dall’AI?

Tramite la sperimentazione e il pensiero laterale

  • Pensiero Laterale: Applicare tecniche di pensiero laterale per trovare soluzioni fuori dagli schemi.
  • Sperimentazione e Fallimento: Essere disposto a sperimentare e accettare il fallimento come parte del processo creativo.

Un mobile developer che integra il pensiero creativo nel proprio lavoro, ha la vera killer feature!
In definitiva, è evidente che dobbiamo superare la dipendenza dalle competenze troppo specifiche e vulnerabili. È il momento di riscoprire il pensiero strategico e creativo. 

Cosa ne pensate? Siete d’accordo o avete una visione diversa? Condividete le vostre opinioni nei commenti: dal confronto nascono le migliori idee!

1 commento su “Le competenze del futuro del mobile developer: tra AI e ChatGPT”

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