Il futuro dello smart working è già qui: Horizon Workroom

Horizon Workrooms

Mark Zuckerberg ed il suo team di Facebook, segnano l’ennesimo colpo, con il lancio di Horizon Workroom, l’app per le riunioni virtuali.
Scordatevi le vecchie applicazioni per le videochiamate (Zoom, Skype…), a cui ci siamo abituati e che abbiamo spremuto fino all’ultima goccia, nel 2020/21; con Horizon Workroom, le riunioni si svolgono in VR, tramite avatar personalizzabili che riproducono i gesti dei proprietari ed interagiscono con gli altri invitati, attorno ad un grande tavolo virtuale, con qualità e performance mai raggiunte prima.

L’app è stata presentata su visori Oculus Quest 2 ed è stata pensata per aiutare i dipendenti e le aziende che scelgono di aderire alla modalità di svolgimento di lavoro da remoto, per migliorare la capacità di fare team working, comunicare e connettersi, tramite riunioni immersive.
I gesti delle mani sono captati dalle videocamere del visore e riprodotti nell’immediato del proprio alter ego virtuale; il movimento della bocca, verrà riprodotto appena l’invitato inizierà a parlare al microfono.
Si evince da subito il primo limite: per godere a pieno dell’esperienza, gli invitati devono possedere un visore Oculus Quest 2, o accontentarsi della classica riunione bidimensionale.

Workrooms

Workrooms è uno spazio di incontro virtuale in cui poter lavorare meglio insieme, indipendentemente dalla distanza fisica. Funziona sia sulla realtà virtuale che sul Web ed è progettato per migliorare la capacità di collaborare di team di lavoro. Utile per fare brainstorming, comunicare e connettersi in remoto, attraverso la potenza della realtà virtuale, che si tratti di riunirsi per scambiare idee o scrivere un’file, lavorare su un documento, ascoltare gli aggiornamenti, grazie ad un esperienza completa.

Horizon Workroom supporta anche la tastiera in realtà mista, il rilevamento della mano e il suono spaziale. La tastiera in RM consente di utilizzare il laptop in uno spazio virtuale e la tecnologia di tracciamento della mano per far esprimere l’avatar in modo più vivido.
L’esperienza audio è resa realistica, grazie ad una riproduzione spaziale ricreata in base alle posizioni relative dei partecipanti, nello spazio virtuale.
Nella realtà virtuale si ha pieno controllo su quello che ci circonda, quindi non sarà un’esperienza passiva. Potremo attivare o disattivare il computer, attivare il microfono per parlare con gli altri, cambiare stanza, cambiare posto e, soprattutto, dialogare con gli altri, verbalmente e non.
Si può quindi lavorare al computer con il visore indossato, mentre interagirete con tutti gli altri avatar / persone presenti nella stanza; si puoi anche accoppiare il proprio notebook e portarlo nella stanza, permettendoci di condividere file e documenti presenti sul computer con altre persone.

Utilizzando funzionalità come il monitoraggio della scrivania e della tastiera in realtà mista, il monitoraggio delle mani, lo streaming del desktop remoto, l’integrazione delle videoconferenze, l’audio spaziale e i nuovi avatar di Oculus , i creatori, hanno idealizzato uno strumento innovativo per una nuova esperienza di produttività.

Ecco uno sguardo in dettaglio a tutte le funzionalità:

  • Realtà mista con la nostra scrivania, il computer e la tastiera nella realtà virtuale: lavorare dalla realtà virtuale non significa dover lasciare indietro i normali strumenti. Workrooms è un’esperienza di realtà mista, che ci consente di portare con noi la nostra scrivania fisica e la tastiera compatibile nella stanza virtuale, e vederli seduti sul tavolo delle riunioni virtuali di fronte a noi. In combinazione con la nuova app complementare Oculus Remote Desktop per Mac e Windows, avremo accesso rapido con un clic a tutto il nostro computer dalla realtà virtuale. Possiamo prendere appunti durante le riunioni, portare i nosri file in VR e persino condividere lo schermo con i colleghi, se lo desideriamo.
  • Sentici come se si fosse insieme agli avatar, con un audio spaziale:
    Tramite una gestione avanzata della spazialità virtuale, sarà possibile identificare la posizione dei vari avatar all’interno della room virtuale.
    Inoltre una più profonda e dettagliata personalizzazione dei singoli avatar permette di gestirne le espressioni come nelle riunioni in presenza. L’innovazione del progetto sta proprio nel superare il gap delle attuali piattaforme di comunicazione che sono limitate alla sola comunicazione verbale.
  • Una lavagna virtuale con dimensioni illimitate: ogni stanza di Workrooms offre uno spazio lavagna infinito in modo da poter annotare e condividere note in tempo reale. Per la prima volta, si potrà utilizzare il controller capovolgendolo e utilizazzandolo come una penna, sulla scrivania fisica di fronte o in piedi con gli altri alla lavagna. Si possono anche appuntare le immagini dal tuo computer sulla lavagna, quindi contrassegnarle e rivederle con i colleghi. I contenuti delle lavagne rimangono in Workrooms per tutto il tempo che si vuole, così puoi tornare in qualsiasi momento e continuare a lavorare dalla stessa stanza. E una volta terminato, il contenuto della lavagna può essere esportato fuori dalla realtà virtuale per condividerla come immagine sul computer.
  • Una stanza per ogni compito: il layout della stanza virtuale è personalizzabile in base alle esigenze della riunione. Ogni stanza è studiata per ridimensionarsi ed adattarsi alle dimensioni del gruppo di partecipanti. Attualmente sono stati studiati 3 layout di stanze: la prima con un tavolo circolare, adatta al brainstorming; la seconda più classica con tavolo grande rettangolare pensata per i meeting aziendali. Infine la stanza in stile universitario con tutte le sedute rivolte verso la lavagna, ottima per corsi di formazione.
  • Partecipa in VR o tramite videochiamata: per godere al meglio dell’esperienza virtuale, si dovrà avere sempre a portata di mano un visore VR, ma come anticipato, in assenza del visore ci si potrà ugualmente collegare alla stanza dal computer tramite videochiamata. I partecipanti video verranno visualizzati su uno schermo video nella stanza virtuale, proprio come una vera sala conferenze.
    Ogni stanza supporta fino a 16 persone in VR insieme e fino a 50 persone in totale in una chiamata, inclusi i partecipanti video.
  • Progettato per usare le mani per gli input: Workrooms è una delle prime esperienze che è stata progettata fin dall’inizio per usare le mani, e non i controller, come input principale. Ciò aiuta a creare un’esperienza sociale più naturale ed espressiva e consente di passare più facilmente tra strumenti fisici come la tastiera e i controller quando necessario. (Per garantire la migliore esperienza, si dovrà abilitare il rilevamento delle mani per utilizzare Workrooms.)
  • Note sulle riunioni, condivisione di file, integrazione con il calendario e chat: l’app Web Workrooms, offerta nei paesi in cui è disponibile Facebook, semplifica la collaborazione in VR o al computer. Ogni stanza di Workrooms è dotata di una posizione sul Web per acquisire note ed elementi di azione durante una riunione, condividere collegamenti e file e chattare con il team. Si può anche sincronizzare Outlook o Google Calendar.

Attualmente Workrooms è in beta, e ciò comporta l’esistenza di qualche bug qua e la, ma soprattutto, tante piccole caratteristiche migliorabili. A conti fatti, già oggi Workrooms è utilizzabile senza particolari problemi, ma il team di sviluppo ha confermato che sta lavorando a tanti piccoli miglioramenti, soprattutto legati alla latenza delle interazioni.

L’utilizzo di Workrooms richiede un account Workrooms, che è separato dai tuoi account Oculus o Facebook. Chiunque si iscriva a Workrooms deve accettare di seguire gli standard e la condotta della community di Facebook nelle norme sulla realtà virtuale.

Workrooms è veramente il futuro delle videoconferenze?
Non credo che la realtà virtuale sostituirà la videoconferenza per il momento“, ha affermato Irwin Raja, presidente di Metridge. “Ciò è dovuto a una serie di motivi, tra cui costi, larghezza di banda, complessità e mancanza di entusiasmo per le esperienze VR“. Inoltre, “Le persone non sono ancora disposte a condividere facilmente i propri contenuti.Prima di introdurre la realtà virtuale nelle riunioni virtuali, prenderemo in considerazione la misura in cui la realtà virtuale verrà abbracciata e adottata“. “L’adozione aziendale delle applicazioni del mondo virtuale è ancora relativamente piccola, ma è cresciuta in modo significativo durante la pandemia“, ha affermato Roll Kestanon, analista senior del 451 Group.

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