Intervista a Giada De Rosa di FuturMakers

Intervista a FuturMakers

Oggi parliamo con Giada De Rosa, pedagogista e responsabile della didattica di FuturMakers, una realtà innovativa che si occupa di formazione tecnologica per bambini e ragazzi, con percorsi finalizzati all’acquisizione di competenze del futuro, tra cui, il corso che partirà il 26 gennaio “CREA LA TUA PRIMA APP PER SMARTPHONE”.

Al giorno d’oggi le aziende richiedono risorse junior già formate e pronte ad assolvere alle esigenze interne, ma è anche vero che per il nuovo oggi, bisogna fare un passo oltre e guardare alle figure ancora da formare.
C’è una scuola, scapola dell’azienda Synesthesia, che guarda al futuro, pur restando ben orientata nel presente e attenta alle esigenze della nuova generazione nativo-digitale.
Siamo entrati in contatto con questa realtà avanguardista e abbiamo voluto sviscerare cosa si nasconde dietro il progetto di FuturMakers.

Corso crea la tua prima APP
FuturMakers

Giada, ci racconti un po’ la realtà di FuturMakers.it?

FuturMakers è la scuola di tecnologia per bambini e ragazzi dai 7 ai 15 anni, molto attenta ai temi dell’innovazione e delle professioni del futuro. L’obiettivo è quello di accompagnare, appassionare e indirizzare le nuove generazioni a un utilizzo consapevole della tecnologia e all’apprendimento delle competenze del futuro. Nello specifico affrontiamo temi di coding, di graphic design, di gaming e sviluppo delle app.
Oggi la tecnologia costituisce una grandiosa opportunità per crescere e sviluppare la nostra società, per questo FuturMakers vuole essere lo spazio per educare le nuove generazioni a sfruttare la tecnologia non solo per l’acquisizione di competenze tecnologiche e digitali, ma anche per lo sviluppo di competenze trasversali, necessarie per la vita di tutti i giorni e per il percorso di crescita di ogni essere umano.

Quali potenzialità e vantaggi racchiudono i vostri corsi dedicati ai più giovani?

Durante i nostri corsi, bambini e ragazzi mettono in pratica in maniera creativa le nozioni di coding, di programmazione, del design e del gaming grazie alla guida di coach preparati e competenti che non perdono di vista l’importanza di coinvolgere bambini e ragazzi nel mondo digitale in maniera attiva. Questo aspetto sembra banale, ma in realtà risponde all’obiettivo di insegnare a raggiungere quel benessere digitale indispensabile per vivere le tecnologie in maniera sicura e responsabile.
In poche parole, le potenzialità e i vantaggi che si riscontrano nei nostri corsi sono la formazione digitale di qualità e le competenze tecnologiche e digitali acquisite anche in funzione di sviluppo di abilità personali: per queste ragioni non c’è solo tecnologia al centro dei nostri corsi, ma troverete attività di problem solving, di creative thinking e team working.

Da cosa è nata l’idea di indirizzare i vostri corsi a ragazzi in età scolare?

L’idea di indirizzare i nostri corsi a bambini e ragazzi in età scolare, nasce dalla necessità di educare i nostri corsisti fin dalla più giovane età a una cittadinanza digitale che consenta di vivere il digitale e le tecnologie responsabilmente. I più piccoli nascono e crescono in un mondo dove il digitale li avvolge completamente. Per questo motivo è diventato importante accompagnare le nuove generazioni a una conoscenza e a un uso consapevole del digitale. FuturMakers parla di innovazione proprio in vista di un futuro in cui l’acquisizione e lo sfruttamento delle competenze digitali costituiscono la chiave di accesso alla società.

Giada, qual è l’età giusta per imparare a sviluppare un’APP?

Al giorno d’oggi non c’è un’età giusta per imparare a sviluppare un’app. Già dai primi anni di vita, i più piccoli muovono le loro dita su smartphone e tablet con naturalezza e in maniera quasi istintiva, ma questo non significa che i “nativi digitali” abbiano le competenze necessarie ovviamente.
Prima di arrivare a sviluppare un’app o utilizzare un qualsiasi linguaggio di programmazione c’è la necessità di fare sviluppare in loro la giusta alfabetizzazione digitale.

Parlando di corsi, il 26 gennaio partirà il nuovo modulo didattico “CREA LA TUA PRIMA APP PER SMARTPHONE”. In cosa consiste?

Questo corso si rivolge a ragazzi sia di II-III media sia del biennio delle superiori, apportando tutte le modifiche necessarie dal punto di vista didattico a seconda del target a cui ci rivolgiamo. Infatti, un altro punto di forza che qualifica FuturMakers è quello di essere molto attenta da un punto di vista didattico e pedagogico alle metodologie utilizzate a seconda del range di età a cui si rivolgono i corsi.
Questo corso in particolare, è pensato per chi vuole acquisire nozioni finalizzate alla creazione di una vera app per smartphone. Durante i quattro appuntamenti previsti, i partecipanti impareranno ad analizzare i componenti, a gestire dati e i sensori del device. Al termine del percorso gli aspiranti developer potranno testare direttamente sul proprio smartphone l’applicazione sviluppata e condividerla con i propri amici.

Che tipologie di APP/linguaggi insegnate a sviluppare?

Insegnamo a familiarizzare con i principi base del coding fino all’utilizzo di linguaggi di programmazione più complessi. I corsi sono pensati per apprendere le principali logiche di programmazione attraverso dei giochi di programmazione visuale che permettono di concentrarsi sulla parte creativa e logica della progettazione e della creazione del codice e dell’algoritmo.
Il nostro fine non è creare piccoli “programmatori nerd”, ma formare persone che sappiano utilizzare la tecnologia e le competenze digitali per realizzare i loro obiettivi.

Quali feedback avete ricevuto dai partecipanti e dai coach di FuturMakers?

I nostri partecipanti, al termine di ogni corso, descrivono l’esperienza con FuturMakers positiva e stimolante proprio perché imparano a essere attivi, creativi e non fruire passivamente le tecnologie. Questo grazie alla presenza di preparati coach che coinvolgono i bambini e i ragazzi durante le lezioni, ponendo al centro il loro interesse e lasciando che siano i bambini e ragazzi i protagonisti del loro fare.
I coach si dichiarano altrettanto soddisfatti perché il pubblico di FuturMakers è un pubblico vivace, attento con cui si instaura un clima di confronto e di serenità e non si finisce mai di imparare!

Giada, ci vuoi svelare qualche indizio sul futuro? Quali progetti avete “in cantiere” per le future generazioni di sviluppatori?

A carnevale ci sarà sicuramente una sorpresa in arrivo. Siamo costantemente a lavoro per stare al passo con i tempi e per rispondere alle esigenze dei nostri partecipanti. Il nostro obiettivo per le future generazioni di innovatori è di continuare a favorire l’educazione sulle tecnologie del futuro e impegnarci in alcune tematiche sociali come il gender gap tecnologico per sostenere la massima inclusione digitale ed è anche per questo che sono nate le iniziative legate a Girls Tech in cui le protagoniste sono proprio le bambine e le ragazze. E i risultati sono molto molto soddisfacenti.